Plastic tax
Gli Stati membri europei hanno recepito la Direttiva Ue 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente (Direttiva Single use plastic - SUP).
Grazie alle nostre competenze fiscali, organizzative, ambientali e di conoscenza dei materiali, offriamo un supporto / approccio integrato che consenta alle imprese di rispondere in modo dinamico e tempestivo alle sfide poste da questa nuova disciplina e tradursi in un’occasione di crescita e di successo nel contesto competitivo di riferimento.
Offriamo servizio di compliance per quanto riguarda la Plastic Tax e tutte le sue declinazioni per singolo paese europeo dove è attualmente in vigore:
Italia
Il governo ha differito a luglio 2026 l’entrata in vigore dell’imposta sul consumo dei manufatti realizzati con materiale plastico con singolo impiego (c.d. MACSI) destinati ad avere una funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari (c.d. Plastic tax).
In BDO ci manteniamo costantemente aggiornati sul tema, pronti ad accogliere le nuove sfide ed opportunità che questa nuova tassazione porterà in Italia.
Regno Unito
Dal 1° aprile 2022 è stata introdotta nel Regno Unito una nuova tassa sugli imballaggi di plastica (Plastic Packaging Tax - PPT) per fornire un chiaro incentivo economico all'utilizzo di plastica riciclata nella produzione di imballaggi in plastica. La PPT fa parte della strategia governativa per le risorse e i rifiuti, che riunisce un pacchetto di misure per contribuire all'ambizioso obiettivo del governo di eliminare tutti i rifiuti di plastica evitabili entro il 2042. La PPT è la prima di queste misure a essere realizzata. Per saperne di più Imposta sugli imballaggi in plastica - BDO.
Assistiamo i nostri clienti con il supporto dei colleghi di BDO UK.
Spagna
Il 9 aprile 2022 è stata pubblicata la legge 7/2022 dell'8 aprile sui rifiuti e i siti inquinati per un'economia circolare al fine di recepire nel diritto spagnolo la Direttiva quadro sui rifiuti e la direttiva sulla riduzione dell'impatto ambientale di determinati prodotti di plastica. A partire dal 1° gennaio 2023 è entrata in vigore la nuova tassa applicabile agli imballaggi in plastica non riutilizzabili.
Assistiamo i nostri clienti con il supporto dei colleghi di BDO Spagna.
Tassa sulle emissioni di anidride solforosa (SO2) e di ossidi di azoto (NOx)
La tassa sulle emissioni di anidride solforosa (So2) e di ossidi di azoto (NOx) introdotta dal 1998 è dovuta per tonnellata/anno di anidride solforosa e di ossidi di azoto e si applica ai grandi impianti di combustione.
Per grande impianto di combustione si intende l'insieme degli impianti di combustione localizzati in un medesimo sito industriale e appartenenti ad un singolo esercente purché almeno uno di detti impianti abbia una potenza termica nominale pari o superiore a 50 MW.
La nostra divisione Customs & Excise duties è in grado di assistere le aziende soggette all’imposta in merito agli adempimenti richiesti dalla normativa e che prevedono la presentazione di una dichiarazione annuale all’Ufficio delle dogane e dei Monopoli.
Imposta di consumo sugli oli lubrificanti
In Italia è da anni presente un’imposta di consumo sugli oli lubrificanti e su altri prodotti quando impiegati nella lubrificazione. L’imposta si applica non solo sui prodotti tal quali ma anche su quelli contenuti in beni immessi in consumo nel territorio nazionale. Oltre all’imposta è dovuto un contributo destinato al CONOU per il recupero e trattamento degli oli usati. La nostra divisione Customs & Excise duties assiste le aziende soggette all’imposta e al CONOU nei diversi adempimenti che comprendono anche la richiesta di un’apposita licenza fiscale rilasciata dall’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e gestendo in outsourcing tutti gli adempimenti richiesti dalle diverse normative connesse.
Carbon Border Adjusment Mechanism (CBAM)
Dal 1° ottobre 2023 è iniziato il periodo transitorio di applicazione del Carbon Border Adjusment Mechanism (CBAM) che implica il monitoraggio della CO2 incorporata nei beni importati in UE e la correlata reportistica alla Commissione Europea, in vista dell’entrata in vigore del regime definitivo previsto per il 2026. Da tale data sarà necessario acquistare i certificati CBAM corrispondenti al quantitativo di CO2 incorporato nei beni importati.
La nostra divisione Customs & Excise dutie, sin dall’inizio del periodo transitorio, assiste le imprese nell’osservanza degli adempimenti previsti dai regolamenti europei provvedendo alla registrazione degli operatori, determinazione dei quantitativi di CO2 incorporata nei beni importati, preparazione e presentazione dei report alla Commissione europea.