Il 2023 chiude con 33 IPO sul listino Euronext Growth Milan, in aumento rispetto alle 28 del 2022
Il 2023 chiude con 33 IPO sul listino Euronext Growth Milan, in aumento rispetto alle 28 del 2022
Quasi la metà delle nuove quotazioni sono di aziende lombarde (14 su 33), mentre il comparto più vivace è quello industriale con 11 matricole
Le società quotate su EGM confermano la grande attenzione per la sostenibilità:
64 di esse pubblicano già una rendicontazione non finanziaria
BDO in Italia, tra le principali organizzazioni di consulenza e revisione aziendale, ha pubblicato i dati relativi al suo più recente studio sulle IPO nel segmento Euronext Growth Milan (EGM) di Borsa Italiana avvenute nel corso del 2023.Nonostante l’incerto contesto internazionale, caratterizzato da tensioni economiche e instabilità geopolitica, l’anno da poco concluso ha dato segnali di ripresa: sul segmento EGM si sono infatti registrate in totale 33 IPO – erano state 28 del 2022 - e 1 ammissione in SPAC. In particolare, la seconda metà dell’anno si è rivelata particolarmente vivace, con l’approdo di ben 21 matricole. Il 2023 ha inoltre visto l’esecuzione della prima operazione di just listing, una tipologia di quotazione dedicata alle società che, prima di procedere con l’offerta, preferiscono attendere condizioni di mercato migliori rispetto a quelle affrontate in sede di offerta aumentando la propria visibilità presso gli investitori.
Al 31 dicembre 2023, il listino EGM si attesta a quota 203 società con una capitalizzazione totale pari a € 8,1 miliardi, in decremento rispetto al valore registrato alla stessa data del 2022 (€ 10,5 miliardi). La diminuzione è legata prevalentemente ai translisting avvenuti nel 2023 che rappresentano, al 31 dicembre 2023, un controvalore di quasi € 7 miliardi, ora compreso nel mercato dedicato alle grandi imprese.
Il capitale raccolto dalle nuove matricole in sede di IPO si attesta a € 205 milioni, rispetto ai € 902,7 milioni dell’anno precedente. Questi numeri confermano che il mercato è vivo e il desiderio di approdare alla quotazione è forte da parte delle aziende, ma risulta spesso frenato dalla carenza di liquidità. La raccolta media delle società si attesta a circa € 6 milioni, mentre il flottante medio delle quotazioni si attesta a 21,1% per una capitalizzazione di mercato al momento dell’IPO di € 1.050 milioni.
Analizzando il dato regionale, nel 2023 la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di IPO con ben 14 quotazioni su un totale di 33, con un capitale raccolto pari a € 85,7 milioni; a seguire il Lazio con 5. Si segnala anche la quotazione di una società con sede in Spagna.
Passando all’analisi settoriale, al 31 dicembre 2023 il settore «Industrials» rappresenta il 25% della capitalizzazione totale di mercato, seguito dal comparto «Consumer Discretionary» che raggiunge il 23% del totale (rispetto al 14% del corrispondente periodo dello scorso anno). Diminuisce invece il peso del settore «Technology», che passa dal 30% del 2022 al 17% del 2023 a causa delle operazioni di translisting. La ripartizione tra settori nel listino EGM risulta essere ancor più eterogenea rispetto al passato, confermando il segmento quale strumento valido per lo sviluppo di aziende operanti in tutti i settori produttivi.
Osservando invece la suddivisione del numero di nuove quotazioni sull’EGM, il settore con il maggior numero di IPO risulta essere l’«Industrial» con ben 11 matricole (33% del totale). Il comparto a capitalizzazione più elevata è invece il «Consumer Discretionary»: al 31 dicembre 2023, infatti, è pari al 36% della capitalizzazione da nuove IPO avvenute nei 12 mesi precedenti.
L’analisi svolta da BDO ha inoltre evidenziato che l’attenzione per le valutazioni ESG si conferma in costante crescita per le società quotate all’Euronext Growth che, pur non essendo ad oggi ancora obbligate dalla normativa attuale alla rendicontazione non finanziaria, hanno già dimostrato da tempo la loro attenzione verso la sostenibilità: delle 203 aziende quotate sul mercato EGM sono 64 le società che pubblicano un’informativa di sostenibilità (pari al 31,5% del totale). Le società che effettuano una rendicontazione non finanziaria appartengono principalmente al settore «Industrial» e «Technology», rispettivamente con una quota del 28% e del 27% del totale delle società con informativa ESG, seguiti dal comparto «Consumer Discretionary» con il 19% del totale.
“L’incerto contesto macro economico e la delicata situazione internazionale hanno inevitabilmente influenzato i mercati borsistici colpendo, seppur in maniera più marginale, anche il mercato Euronext Growth Milan: l’apprezzamento dei tassi d’interesse ha infatti contribuito, insieme alla maturazione dei benefici fiscali dei PIR, al deflusso dei capitali,” commenta Manuel Coppola, Partner Audit & Assurance BDO Italia. “L’attuale offerta di liquidità è in crescita, ma rimane pur sempre limitata rispetto agli anni pre-Covid e questo genera un rallentamento nei classici processi di listing. Nonostante ciò, resta vivido l’interesse degli imprenditori e la pipeline di operazioni in partenza o in attesa della giusta finestra di collocamento si presenta particolarmente ricca.”