La Legge di Bilancio ha prorogato la misura stanziando 2,2 miliardi a favore delle imprese che effettuano investimenti nelle regioni comprendenti la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno - ZES Unica. Dal 31 marzo 2025 sarà possibile presentare le istanze per accedere all’agevolazione.
Si tratta di un contributo sotto forma di credito d'imposta a favore delle imprese che effettuano l'acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nelle zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, ammissibili alla deroga prevista dall’art. 107, par. 3, lett. a), del TFUE, e Abruzzo, ammissibili alla deroga prevista dall’art. 107, par. 3, lett. c), del TFUE, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Gli operatori economici dovranno presentare 2 istanze nelle seguenti finestre temporali:
- dal 31 marzo al 30 maggio 2025: comunicazione delle spese sostenute dal 1° gennaio 2025 e di quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025.
- dal 18 novembre al 2 dicembre 2025: comunicazione integrativa, attestante l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2025 degli investimenti, indicati nella comunicazione originaria già presentata. La comunicazione integrativa deve essere presentata anche se la comunicazione originaria reca l’indicazione di investimenti agevolabili e già realizzati alla data di trasmissione della medesima comunicazione.
Un provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 31 gennaio 2025 ha approvato i modelli di comunicazione e ha definito le relative modalità di trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo le caratteristiche principali del credito di imposta:
- Soggetti esclusi dall’agevolazione. L'agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell'industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. Inoltre, non si applica alle imprese in stato di liquidazione o di scioglimento, a quelle in difficoltà, nonché ai soggetti che operano nel settore primario della produzione agricola, della pesca e acquacoltura.
- Spese ammissibili. Sono agevolabili gli investimenti facenti parte di un progetto di investimento iniziale relativi all’acquisto, anche mediante locazione finanziaria di: nuovi macchinari, impianti, terreni e immobili; Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. Gli investimenti in beni immobili strumentali sono agevolabili anche se riguardanti beni già utilizzati dal dante causa o da altri soggetti per lo svolgimento di un'attività economica.
- L’agevolazione. Il credito è commisurato all’ammontare degli investimenti realizzati nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia di importo inferiore a 200.000 euro. Il credito è utilizzabile in compensazione ed è cumulabile con altre misure agevolative, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’importo dell’investimento. Segnaliamo che con la Legge di Bilancio 2025 è stata introdotta la possibilità di cumulare il credito di imposta ZES con il credito di imposta 5.0.