Con la Circolare del 18 ottobre 2024 del MIMIT sono state definite le modalità di accesso dello sportello dei Contratti di Sviluppo, a favore di progetti finalizzati al perseguimento di una maggiore efficienza energetica e di una maggiore sostenibilità dei processi di produzione, in apertura dall’11 novembre.
La misura, con uno stanziamento pari a 350 milioni di euro, mira a incentivare la transizione ecologica del sistema produttivo nazionale, sostenendo investimenti in tecnologie chiave come batterie, pannelli solari e turbine eoliche, e promuovendo l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale dei processi produttivi.
Progetti ammissibili
È possibile presentare un programma di sviluppo per la tutela ambientale per la cui realizzazione possono essere necessari uno o più progetti per la tutela ambientale (Titolo IV del decreto 9 dicembre 2014) ed, eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra di loro per la salvaguardia ambientale.
I progetti devono essere finalizzati a:
- la tutela dell’ambiente;
- l’introduzione di misure di efficienza energetica;
- la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, dell’idrogeno rinnovabile e della cogenerazione ad alto rendimento, solo qualora gli investimenti riguardino interventi destinati all’autoconsumo dell’impresa beneficiaria e risultino inseriti in un più ampio programma di investimenti.
- l’efficienza nell’utilizzo delle risorse e al sostegno alla transizione verso un’economia circolare.
La misura va a finanziare sia le istanze già presentate in merito ai Contratti di sviluppo per la tutela ambientale che le nuove domande, presentate successivamente alla data di pubblicazione della Circolare.
Obiettivi dei progetti
I progetti devono garantire il raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi ambientali:
- riduzione di almeno il 40% delle emissioni dirette di gas serra degli impianti industriali, che attualmente utilizzano combustibili fossili come fonte di energia.
- riduzione di almeno il 20% del consumo di energia negli impianti industriali oggetto delle agevolazioni.
La Circolare specifica che ai fini del calcolo della riduzione delle emissioni è necessario tenere conto del livello medio di emissioni registrato nei cinque anni precedenti la domanda di aiuto.
I costi ammissibili e l’agevolazione
Per tali progetti non è presente un importo minimo di investimento ma c’è una distinzione di considerazione dei costi ammissibili in relazione alla soglia dei 50 milioni di euro: per i progetti con costi ammissibili fino a 50 milioni di euro, i costi ammissibili sono tutti quei costi direttamente connessi al conseguimento di una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra o di un livello più elevato di efficienza energetica; per i i progetti di investimento con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro, si considera la differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari rispetto alla situazione in assenza di aiuti, nell’arco della durata dell’investimento.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, del finanziamento agevolato e del contributo diretto alla spesa sulla base di quanto previsto dai regimi agevolativi attivati.
Presentare la domanda
Le domande potranno essere presentate dalle ore 12 del giorno 11 novembre 2024 sul sito di Invitalia.
Contattaci all’indirizzo finanza.agevolata@bdo.it per ulteriori informazioni.