In arrivo incentivi per gli Investimenti Sostenibili 4.0 al SUD

Il 22 gennaio è stato pubblicato sul sito del MIMIT il decreto “Investimenti sostenibili 4.0” per supportare la trasformazione tecnologica e digitale, la competitività e la crescita sostenibile delle micro, piccole e medie imprese delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Con una dotazione finanziaria pari a 300.488.426,61 euro, la misura si propone di stimolare le imprese a rendere il processo produttivo sostenibile e circolare, migliorare la sostenibilità e il risparmio energetico dell’impresa o favorire la transizione tecnologica e digitale dell’azienda proponente. Come? Attraverso l’impiego di tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’internet of things e l’industrial internet, il cloud, la cybersecurity, i big data e analytics, le soluzioni di advanced manufacturing, la manifattura additiva, la simulazione e la realtà aumentata.

Beneficiari

Le imprese, al momento della presentazione della domanda, devono:

  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali aventi finalità liquidatorie;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno 2 bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese oppure aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero delle Imprese e del made in Italy;
  • non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento e impegnarsi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell'investimento stesso.

Progetti

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi di investimento devono:

  1. essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna)
  2. essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche:
    • attività manifatturiere (sezione C classificazione delle attività economiche Ateco 2007), ad eccezione dei divieti e limitazioni inerenti al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
    • servizi alle imprese, di cui ai seguenti codici ATECO 2007: 37.00.0 (limitatamente al trattamento delle acque reflue di origine industriale tramite processi fisici, chimici e biologici come diluizione, screening, filtraggio, sedimentazione, ecc.), 38.1 (limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale), 38.3 (limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale), 52, 56.29, 58.2, 61 62, 63.1, 70, 71, 72, 73, 82.20, 82.92, 95.1, 96.01.1;
  3. avere importo compreso tra 750 mila e i 5 milioni di euro
  4. essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e prevedere un termine per la realizzazione non superiore a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni (salvo eventuale proroga non superiore a 6 mesi).

Spese ammissibili

Sono ritenute ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento e relative a:

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40% delle spese ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all'utilizzo dei beni materiali riferibili a macchinari, impianti e attrezzature;
  • acquisizione di certificazioni di sistemi di gestione ambientali o di efficienza energetica;
  • spese per servizi avanzati di consulenza specialistica relativi all’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti ammissibili, nei limiti del 5% dell’importo delle spese di cui alle lettere a) e b);
  • per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa: spese per servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto delle misure di efficientamento energetico, nel limite del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa.

L’agevolazione

L’agevolazione è riconosciuta in misura pari al 75%, di cui:

  • il 35% in forma di contributo in conto impianti e
  • il 40% in forma di finanziamento agevolato. La durata massima del piano di rimborso è di 7 anni con pagamento di due rate semestrali posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno.

Presentazione della domanda

Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione a partire dal 20 maggio 2025; è possibile effettuare la precompilazione dal 30 aprile.

La misura sarà gestita da Invitalia e per l’accesso e la concessione delle agevolazioni si procederà mediante procedura valutativa con procedimento a sportello.


Contattaci all’indirizzo finanza.agevolata@bdo.it per ulteriori informazioni.