Il testo del disegno di legge di bilancio 2025 è stato presentato dal Governo in data 23 ottobre e contiene una serie di disposizioni rivolte alle imprese: alcune innovative, tra cui l’istituzione di un fondo per l’erogazione di un contributo a favore delle imprese che hanno riversato il credito d’imposta in ricerca e sviluppo e altre che prevedono il rifinanziamento e la proroga di misure esistenti.
Analizziamo le misure più rilevanti.
Il contributo sarà commisurato in termini percentuali a quanto riversato nei limiti massimi della spesa prevista. Per conoscere le modalità di accesso al contributo, dovremo attendere un decreto che sarà emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.
L’art.75 del Ddl prevede un incremento di:
Con la proroga saranno ammessi gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.
Secondo il disegno di legge, per accedere al credito di imposta per il 2025, le imprese dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate:
Nonostante l’intensità agevolativa prevista per il 2024 sia stata rimodulata e la misura sia stata rifinanziata per carenza di risorse, per il 2025 le risorse a disposizione scendono a 1,6 miliardi di euro.
L’ammontare massimo del credito fruibile sarà determinato dal prodotto tra il credito di imposta risultante dalla comunicazione integrativa e la percentuale calcolate dall’Agenzia delle entrate in funzione dell’ammontare dei crediti richiesti e delle risorse disponibili. Detto valore sarà reso noto dall’Agenzia delle entrate entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle comunicazioni integrative. Nel caso in cui il credito d’imposta fosse inferiore al massimo previsto, le regioni potranno utilizzare risorse dei programmi per la coesione europea per favorire gli investimenti.
Contattaci all’indirizzo finanza.agevolata@bdo.it per ulteriori informazioni.
Analizziamo le misure più rilevanti.
- Contributo per il riversamento del credito di imposta ricerca e sviluppo
Il contributo sarà commisurato in termini percentuali a quanto riversato nei limiti massimi della spesa prevista. Per conoscere le modalità di accesso al contributo, dovremo attendere un decreto che sarà emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.
- Nuova Sabatini
L’art.75 del Ddl prevede un incremento di:
- 400 milioni di euro per l’anno 2025;
- 100 milioni di euro per l’anno 2026;
- 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.
- Credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese
- proroga dell’incentivo fino al 2027;
- rifinanziamento della misura con risorse pari a 6 milioni per il 2025, 3 milioni per il 2026 e ulteriori 3 milioni per il 2027.
- Credito d’imposta Zes
Con la proroga saranno ammessi gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.
Secondo il disegno di legge, per accedere al credito di imposta per il 2025, le imprese dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate:
- tra il 31 marzo e il 30 maggio: le spese ammissibili sostenute e previste fino al 15 novembre 2025;
- dal 18 novembre al 2 dicembre 2025: la realizzazione degli investimenti con i dettagli del credito d’imposta maturato, accompagnati da documentazione come fatture elettroniche.
Nonostante l’intensità agevolativa prevista per il 2024 sia stata rimodulata e la misura sia stata rifinanziata per carenza di risorse, per il 2025 le risorse a disposizione scendono a 1,6 miliardi di euro.
L’ammontare massimo del credito fruibile sarà determinato dal prodotto tra il credito di imposta risultante dalla comunicazione integrativa e la percentuale calcolate dall’Agenzia delle entrate in funzione dell’ammontare dei crediti richiesti e delle risorse disponibili. Detto valore sarà reso noto dall’Agenzia delle entrate entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle comunicazioni integrative. Nel caso in cui il credito d’imposta fosse inferiore al massimo previsto, le regioni potranno utilizzare risorse dei programmi per la coesione europea per favorire gli investimenti.
- Banda ultra larga
- Nuove assunzioni
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